Sfatare qualche luogo comune/4
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23 Marzo 2015Come recitano ormai tutte le confezioni di sigarette, si sa che fumare può nuocere gravemente alla salute e provocare un’intossicazione cronica.
Gli effetti del fumo sul nostro organismo sono di due tipi: quelli a breve termine, legati al momento in cui si fuma, e quelli a lungo termine, che restano latenti per anni, e che producono i danni più seri.
Il principale danno a breve termine è proprio la dipendenza da sigaretta. Ma ci sono altre conseguenze immediate del fumo, innanzitutto il monossido di carbonio: i livelli inalati da un fumatore non sono mai letali, ma bastano a bloccare il trasporto di ossigeno nei globuli rossi nell’ordine del 3-10%. Questo comporta un’immediata riduzione della performance muscolare, che si manifesta palesemente nel rendimento sportivo.
Un secondo effetto meno evidente, ma altrettanto immediato, è l’aumento dell’aggregabilità piastrinica con conseguente aumento del rischio di trombosi a livello arterioso.
Inoltre, Il fumo, attraverso la nicotina, agisce sul sistema nervoso. Oltre a provocare un modesto aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, può indurre anche un aumento dell’acidità gastrica.
I danni a lungo termine sono invece costituiti soprattutto dai ben noti rischi di tumore polmonare e altri tipi di tumore, tra cui quelli del cavo orale, della laringe, del rene e della vescica.
Le sostanze irritanti presenti nel condensato sono inoltre responsabili della bronchite cronica.
L’altro grande capitolo delle conseguenze a lungo termine del fumo è costituito dalle malattie cardiovascolari (infarto, arteriopatia periferica ostruttiva, ictus).
C’è un’ottima ragione in più per smettere di fumare: rovina la pelle. Al pari del sole, il fumo aggiunge anni al tuo viso; rughe, macchie cutanee ed ai denti, rilassamento dei tessuti e perdita del tono cutaneo, sono solo alcune delle conseguenze. I danni potrebbero essere permanenti, ad esempio quando intervengono sulla struttura del collagene.
Sostanze come la nicotina, il monossido di carbonio, il mercurio, l’ammoniaca, la formaldeide, il cadmio, il catrame, il piombo e il cianuro di idrogeno, inibiscono il passaggio del flusso sanguigno dal resto del corpo alla pelle. Il che impedisce l’ossigenazione dei tessuti, portando appunto al loro cedimento; nel momento in cui la struttura elastica della pelle, costituita da collagene ed elastina, inizia a cedere, la pelle subisce un processo di invecchiamento ben più accelerato. Inoltre il fumo dà alla tua pelle un’apparenza più fragile, rendendola secca e sottile.
Perciò, smettere è l’unica risorsa.
E se non bastasse, molte delle procedure estetiche sono sconsigliate ai fumatori. Poiché il fumo rallenta la cicatrizzazione delle ferite e causa un aumentato rischio di infezione, le linee guida consiglierebbero di ridurre drasticamente il fumo a partire da circa un mese prima dell’intervento per protrarre questa abitudine anche nel post-operatorio.