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Il rilassamento cutaneo della parete addominale è un problema che colpisce indifferentemente uomini e donne. Uno stile di vita sano e costante esercizio fisico, per quanto abitudini fondamentali e imprescindibili, a volte non sono sufficienti per rimodellare o eliminare una certa quantità di cute e grasso localizzati nella zona addominale.
Ripetute variazioni in aumento e in diminuzione del peso (il c.d. effetto fisarmonica) anche in persone normalmente longilinee (ad esempio post-gravidanza), talvolta esauriscono la reattività elastica dei tessuti, i quali tendono a rilassarsi e perdere la forma originaria. Questi inestetismi richiedono interventi mirati di chirurgia plastica eseguiti per eliminare l’eccesso di pelle e di grasso. Quando l’area interessata è l’addome o i fianchi, spesso l’unica soluzione per tornare ad avere una pancia piatta si trova in un addominoplastica o in una mini-addominoplastica.
Tipologia di intervento migliore
Ovviamente sarà lo specialista chirurgo plastico a suggerirvi la tipologia di intervento migliore per voi.
DESCRIZIONE INTERVENTO
La miniaddominoplastica mira ad eliminare lassità, adiposità e smagliature sotto-ombelicali, è un intervento riservato infatti ai casi specifici in cui vi sia un modesto eccesso di cute localizzato soprattutto centralmente in regione sovra-pubica o sotto-ombelicale. Trova inoltre particolare indicazione nei pazienti longilinei con una buona distanza pube-ombelico e in quelli con esiti cicatriziali dell’addome inferiore, sgradevoli e aderenti alla fascia muscolare. Durante l’intervento l’ombelico viene lasciato in sede o abbassato al massimo di 1/2 cm in casi specifici. L’incisione avviene sempre al di sotto della linea del costume ed è sensibilmente più corta di quella dell’addominoplastica classica. La cicatrice orizzontale non sarà visibile, poiché resterà nascosta sotto lo slip (appena sopra il pube). La mini-addominoplastica è eseguibile in regime day-surgery, l’intervento dura circa un’ora con anestesia peridurale oltre che generale o in sedazione. Post-intervento si prevede una medicazione elastica con l’ausilio di una pancera per almeno due settimane. Il recupero è abbastanza rapido; basteranno circa sette giorni per tornare alle attività meno impegnative e pesanti, mentre per tornare ad attività sportive è consigliato attendere almeno 4 o 5 settimane e sempre previo consulto medico per verificare il decorso di guarigione.
Per ottenere un risultato completo e rifinito dell’addome trattato, è possibile valutare l’abbinamento tra la mini-addominoplastica e una liposcultura dei fianchi posteriori, dei quadranti superiori dell’addome e della regione sovrapubica, associandola potenzialmente anche a una valorizzazione dell’estetica dei genitali (chirurgia intima). Per rilassamenti cutanei più consistenti o localizzati anche in regione sovra-ombelicale, questa variante non può essere adottata e si opterà per l’addominoplastica convenzionale, la quale si caratterizza per un incisione leggermente più lunga ma sempre ben nascosta al di sotto della linea dell’intimo. Non vi è una importante differenza in termini di invasività o di convalescenza. Entrambi si rivelano essere interventi decisamente influenti nel miglioramento della qualità di vita dei pazienti che vi si sottopongono, modificando sia il modo di vestire che il modo di comportarsi e di fare sport, facilitando un migliore feeling con se stessi.
La scelta tra queste due tecniche è dettata sostanzialmente dalle caratteristiche cliniche ed anatomiche dei pazienti. Ogni addome “richiede” da sé questo o quel trattamento per poter giungere al risultato migliore.
Per valutare se nel vostro caso si potrà porre indicazione per Addominoplastica o per Miniaddominoplastica, contattate il Dott. Massimo Corso per una consulenza http://www.massimocorso.it/contatti/