Chirurgia estetica, il primo desiderio delle donne è sempre un seno più grande ma naturale
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Gli esperti sono sempre più convinti che il concetto di “bello” e il concetto di “cura” vadano di pari passo. Quindi, il denominatore comune resta la salute fisica e psichica della persona, che può passare anche da interventi che risolvano esigenze estetiche solo apparentemente voluttuarie.
CHIRURGIA ESTETICAIl seno è una delle parti del corpo su cui ci mettono più mano i chirurghi plastici. Anche tra le giovani (maggiorenni) ricorrere al chirurgo plastico per ottenere un seno più bello è diventata una tendenza. «Per non incorrere in brutte sorprese però è importante rivolgersi in strutture adeguate e riconosciute sia per la professionalità dei medici, sia per il volume degli interventi eseguiti»
Perchè un intervento sia «un ottimo intervento» (anche sul fronte della chirurgia ricostruttiva) ecco i consigli. «Tra il medico e la paziente deve instaurarsi un dialogo aperto e di fiducia : il medico deve conoscerne non solo le caratteristiche fisiologiche perché possa farle un seno “a misura”, ma anche gli aspetti psicologici. Il medico deve inoltre informare sulle possibili complicazioni, come contratture capsulari e dislocazioni delle protesi».
LA “TECNICA DEL VOLUME” SENZA USO DI PROTESI: IL LIPOFILLING
Il lipofilling è la “tecnica del volume” che anziché usare protesi, impiega il tessuto adiposo del paziente come materiale di riempimento di diverse zone del corpo (esempio: seno, labbra, zigomi) e per correggere cicatrici o lesioni da radioterapia. «Con apposite ago-cannule le cellule adipose vengono prelevate dal paziente che deve sottoporsi all’intervento e sono impiegate come materiale infiltrativo autologo per rimodellare aree corporee bisognose. Da qualche anno si è compreso ormai anche il ruolo delle cellule staminali, all’interno del tessuto prelevato, indispensabili per migliorare qualitativamente i tessuti trattati».
Questo trattamento ha guadagnato consensi e sembra idoneo a migliorare le caratteristiche estetiche delle aree trattate (morbidezza, spessore, l’elasticità) e, in casi selezionati, a ridurre la componente dolorosa presente.